martedì 23 giugno 2009

Le quote rosa

La bellezza è arrivata anche nel mondo della politica, almeno nella dolce Italia. Dopo Michela Vittoria Brambilla, lanciata da Forza Italia (ora Popolo della Libertà) come volto giovane nel 2007 (ma purtroppo al momento ricaduta in un cono d'ombra, non è stato chiarito il perché) abbiamo nella campagna elettorale 2008 anche Daniela Santanchè, presentata addirittura come candidato premier (anche se con probabilità di successo pari a zero).

Non parliamo soltanto dell'aspetto estetico, delle scelte di look, gradevole e stuzzicante in entrambi i casi (e anche opportunamente differenziato) ma anche della sicurezza, proprietà di linguaggio, ricchezza di argomenti, che rende piacevole in entrambi i casi anche ascoltare, e non solo guardare, le due donne politiche. Maggiormente nel caso della Santanché (deve stare attenta a non alterarsi, però) meno nella Brambilla, che tende a scivolare nei luoghi comuni e in un argomentare risaputo, e ha anche una voce più comune, mentre la Santanchè esprime i suoi argomenti con una voce leggermente di contralto, molto affascinante. Prescindendo completamente dalla fondatezza o ragionevolezza dei suddetti argomenti, naturalmente.

Il look scelto dalle due donne è decisamente diversificato, anche perché di base sono molto diverse.
La Brambilla ha scelto il look da super-segretaria. Forse l'idea era la donna manager, ma il modello che la giovane donna ricorda maggiormente è la segretaria di direzione, l'assistente, il super braccio destro del boss. Non la segretaria tutto fare, sempre disponibile, ai limiti del masochismo, tipo Il diavolo veste Prada. Ma piuttosto una donna che sa il fatto suo, che all'occorrenza fa supplenza al capo, in crescita, rampante, aggressiva. L'aggressività è dichiarata esplicitamente, con un messaggio chiarissimo, con il colore dei capelli. Rosso aranciato. "Non esistono in natura capelli di quel colore" diceva Mamie in Via col vento, riferendosi ad una delle amanti di Clark Gable. E lo stesso pensa chiunque, vedendo in televisione MVB. Aggressività confermata dagli autoreggenti, che la giovane donna porta sotto il tailleur, ovviamente con tacchi molto alti, e che fatalmente vengono mostrati quando deve sedersi sui bassi divani o sulle scomode poltrone che infestano gli studi televisivi.

Il resto del look è rigorosamente manageriale, tailleur scuri, foulard, decolletes, scelte classiche, quasi banali, ma sempre gradite. Che la giovane donna sa portare molto bene, pur non essendo dotata di base di una bellezza eclatante. A dimostrazione che questo look non tradisce mai.
Più originale la Santanché. Vestiti di stilisti, pret-a-porter, non solo tagli e scelte classiche, spesso pantaloni, sempre però tacchi alti. Di base è ben diversa, bellezza mediterranea, molto mediterranea, e anche più grande di età (è nei suoi 40, mentre Michela è nei 30, anche se entrambe sembrano avvicinarsi al decennio successivo). I lineamenti così tipicamente italiani potrebbero persino sembrare ordinari, se non fossero compensati con un look estremamente elegante. Anche in questo caso quindi c'è un gioco di contrasto, gran dama, ma su un corpo e un viso di aggressiva e insolita bellezza, che sarebbero adatti anche per una seduttrice, per una mangiatrice di uomini. La proprietà di linguaggio e la voce calda completano questo effetto di spiazzamento che incrementa in modo notevole il fascino della bella donna incautamente (temiamo) scivolata nell'agone della politica.

Le spettatrici dei programmi TV potranno quindi concentrarsi sul suo look, i suoi gesti e i suoi sguardi, per imparare queste difficili arti, trascurando magari i suoi argomenti. La durezza delle polemiche la spinge purtroppo occasionalmente a comportamenti "maschili", interrompere, dare sulla voce, alzare la voce per prevalere. Grave errore, potrebbe imporsi soltanto con lo sguardo o con qualche studiato movimento di gambe o mani od occhi.
Anche MVB non sfruttava appieno le sue doti. Meno dotata di armi dialettiche, tendeva ad essere aggressiva anche nei modi. Non ce n'è bisogno, basta esserlo con il linguaggio non scritto del look, con quegli indumenti intimi pensati per ben altri scopi ed indossati in uno spazio incongruo (una puntata di Porta o porta) e poi inopinatamente svelati. Perché? Per cosa, e soprattutto, per chi? Pensano gli uomini intimiditi. Sorridendo di più, astraendosi e guardando fisso gli interlocutori la rossa Michela avrebbe potuto ottenere ben altri risultati.
Per la gioia degli occhi è possibile crearsi una galleria di immagini significative delle due belle e giovani donne utilizzando Google immagini. Per la Santanché si trovano immagini in bianco e nero, foto artistiche notevoli.
(Pubblicato originariamente il 28-3-08, prima delle elezioni. Che sono andate male per la Santanchè e benino per la Brambilla. Che però è riuscita a recuperare col tempo e a conquistare, nel 2009, l'ambito ruolo di ministro)

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