Nascono invece da una contaminazione etnica, dal ricordo traslato delle tende nel desterto degli sceicchi (o dei beduini) dove le donne dell'harem o le mogli si muovevano dolcemente sui tappeti stesi sulla sabbia del deserto, nella penombra delle grandi tende. D'altra parte nei paesi arabi le donne devono coprirsi da capo a piedi, viso in parte incluso, a parte appunto i piedi, che inevitabilmente diventano oggetto di attenzione preminente.
Nel nostro mondo occidentale acquisiamo e facciamo nostro tutto e di tutto, e così arrivano anche i barefoot sandals, che poi spesso non sono altro che una variante della "foot jewerly" ovvero della gioielleria per i piedi (suona meno bene), che richiede ovviamente il piede nudo, e solo marginalmente tatuato, se del caso. E senza smalto per le unghie, altrimenti il riferimento etnico, naturista e selvaggio si perde.
Barefoot sandals di varie fogge, da minimali a più complessi, che sono usati soprattutto per un evento particolare e sempre più diffuso (a partire dagli USA), ovvero per le nozze sulla spiaggia (beach wedding) magari in una spiaggia esotica. In USA e altri paesi anglosassoni perché lì legalmente si può fare. Ovviamente però, solo per la sposa e al massimo per le damigelle, se devono essere un elemento che attira l'attenzione e che vuoe essere un elemento centrale della scenografia alternativa ma chic e luxury (i gioielli) dell'evento.
Per poi arrivare magari ai bordi della piscina per il rinfresco successivo e le danze (un po' rischiose però per la sposa se ancora a piedi nudi).
Ecco altri esempi di questa affascinante nuova moda, tenera e chic ma con un quid di malizia che non lascia certo indifferente nessuno degli uomini presenti, anche più dei tacchi più alti. Da praticare però con moderazione e nei posti e nelle occasioni giuste. Ma la rete è letteralmente piena di immagini e soprattutto di offerte di vari modelli ed ornamenti.