mercoledì 10 giugno 2009

Grazie, zia

Nel 1968 un film conquista con grande forza l'attenzione, una storia forte di seduzione tra zia e nipote, un nipote che esprime il suo rifiuto delle convenzioni e del mondo attraverso una finta paralisi delle gambe. Due protagonisti molto efficaci, il problematico Lou Castel già interprete del film di protesta per eccellenza di quella stagione (I pugni in tasca di marco Bellocchio) e un'attrice nella sua splendida maturità, Lisa Gastoni, che con questo film iniziava il suo periodo di grande fama e successo. E un regista, Salvatore Samperi, principale esponente del raffinato film erotico di quegli anni, sino all'ottimo Malizia con Laura Antonelli.

In Grazie zia il tema dei piedi femminili, classico dell'erotismo, rimane sotto traccia, ma emerge nella scena dei sandali, con una passiva (e perciò più intrigante) Lisa Gastoni alle prese con un attivo e metaforico Lou Castel nel ruolo di assistente per la sua discesa dal letto.

Proponiamo una selezione per immagini di questa celebre scena.

Ottimo film, da rivedere.


(23-11-2007)

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