martedì 28 luglio 2009

Una vita in tacchi alti

L'estate 2008 è stata dominata dalle ciabattine dal tacco inesistente, che mettevano le nostre donne quasi a contatto con la dura terra, dell'asfalto e dei marciapiedi (non sempre puliti e immacolati) delle nostre città. Questa era la moda dei caldi mesi passati (cercherò qualche immagine). I sandali con i tacchi alti, pur proposti da molte firme (vedi i post sulle proposte di Versace e Fratelli Rossetti) sono rimasti per le irriducibili, la massa ha camminato rasoterra.

L'inverno è poi arrivato e la moda è tornata a proporre, ostinata, i tacchi alti. Anzi, altissimi, sollevati da una autentica "piattaforma", la platform della dizione inglese, che in Italia, per gli over 40, assomiglia pericolosamente ai mai dimenticati ed eternamente esecrati "zatteroni" degli anni '70. Su quelli nuovi sospendo il giudizio. Soffermandomi sulla proposta degli irriducibili del tacco alto, vale a dire la maison Versace.

In una intervista a Daria Bignardi (le invasioni barbariche) l'attuale leader della nota casa, Donatella Versace, ha rivelato di vivere praticamente sui tacchi alti, a casa non possiede ciabatte o "scarpe comode", anche nei momenti solitamente dedicati al comfort viaggia sempre in tacchi alti.
La sua moda è coerente con questa rigorosa e gradita impostazione, e infatti le proposte di quest'anno, e le immagini traino pubblicate sulle riviste, mostrano giovani e imperiose ladies (alcune dal viso d'angelo ma in abiti aggressivi, altre dai tratti duri e mascolini, ma in abiti super femminili) che indossano come fosse la cosa più ovvia e naturale scarpe con platform e tacco tra i 10 e 12 centimetri. Anche loro danno l'impressione di non concepire proprio un momento qualsiasi della giornata senza un tacco alto o altissimo sotto il tallone.

Le foto parlano da sole. E noi continuiamo a fare il tifo per la maison Versace.



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